A.B.C. è stata una sorpresa

A.B.C. è stata una sorpresa

La protagonista della voce dei volontari di oggi è Linda, una volontaria che ormai da alcuni anni partecipa alle attività dell’Associazione a trecentosessanta gradi: dal reparto, all’accoglienza, alla raccolta fondi. Ci racconta oggi, come è avvenuto l’avvicinamento ad A.B.C. e che cosa significa per lei essere volontaria, quali sono le motivazioni che giorno dopo giorno la portano a continuare a far parte delle magliette rosse di A.B.C.

 

Sono venuta a conoscenza casualmente dell’associazione A.B.C. attraverso una cara amica.

In passato non avrei mai pensato di poter riuscire a fare volontariato, tutta presa da casa, famiglia e lavoro, ma prima o poi arriva un momento in cui le cose cambiano: la famiglia non ha più tanto bisogno di noi e così si riesce a trovare un po’ di tempo per altre attività… ed è stato proprio così per me, ho quindi potuto iniziare la mia prima esperienza di volontariato. È stata senz’altro positiva e toccante e forse non ero preparata…ma tutto ciò che ho vissuto e vivo con A.B.C. mi ha fatto capire quanto siamo fortunati.

L’A.B.C. è stata una sorpresa.

È come una grande famiglia: facile, semplice e flessibile e talvolta anche divertente… Ciascun volontario è libero di decidere orari ed il livello dell’impegno che può offrire a seconda delle sue necessità.

Il rapporto con l’Associazione ed i suoi volontari fa percepire un senso di appartenenza, la possibilità di allargare le proprie conoscenze ed il sentirsi in un bell’ambiente.

Le motivazioni che ti fanno avvicinare al volontariato, secondo me, sono svariate e personali, ma condividono tutte l’obiettivo di aiutare chi ha più bisogno.

Il volontariato mi ha fatto capire che non è soltanto “donare”, ma è anche crescita personale. Ti fa scoprire la ricchezza dei bambini che purtroppo hanno alcune difficoltà e delle loro famiglie, si impara ad apprezzare le cose più piccole, ad essere più tolleranti e ad essere consapevoli di essere fortunati. Sicuramente ciascuno “porta a casa” dal fare volontariato qualcosa di diverso e personale, ma sono certa che tutti hanno la consapevolezza di ricevere qualcosa dall’esperienza che fanno. Questo è forse, alla base delle motivazioni che spingono a diventare volontari e, soprattutto, a continuare ad essere volontario nel tempo.

Ma c’è anche un aspetto morale che riguarda la sensazione di aver partecipato a qualcosa di giusto, di essere a “posto con la propria coscienza” e soprattutto di aver fatto qualcosa per gli altri.

Linda