Ci sono bambini devono affrontare importanti interventi chirurgici e vivere parte della loro infanzia in ospedale. Le malformazioni con cui sono nati rendono infatti necessari interventi chirurgici complessi e ripetuti nel tempo.

Per questo vivono una vera e propria condizione, che lascia un segno importante nella loro vita.

Infatti, i bambini con una malformazione che richiede un percorso chirurgico hanno dei bisogni particolari e devono affrontare problematiche complesse. 

Per i genitori, ricevere una diagnosi di malformazione e seguire gli interventi chirurgici dei propri bambini è un’esperienza che impatta inevitabilmente nella loro vita. Queste dure prove a cui sono continuamente sottoposti possono provocare disturbi emotivi nella coppia e, in futuro, anche nel proprio figlio. 

Inoltre, molto spesso, sono necessari spostamenti ripetuti e lunghi periodi fuori casa, lontani dai propri familiari ed amici. Infatti i percorsi chirurgici sono complessi e spesso richiedono alla famiglia di tornare più volte a Trieste.   

Molto spesso però, coloro che hanno il ruolo di sostenere il bambino – i genitori ed altri familiari – si trovano a loro volta a dover affrontare una situazione densa di problematiche, paure e preoccupazioni.

Per far sì che il bambino possa elaborare l’esperienza chirurgica è quindi importante sostenere la famiglia sotto ogni aspetto – logistico, economico, emotivo, psicologico – in modo che questa possa essere fonte di forza e sicurezza per il bambino durante tutto il percorso di cura.

Per rispondere a queste necessità, A.B.C. attiva progetti di accoglienza e sostengo per le famiglie, inoltre supporta il Burlo con la donazione di strumentazione specialistica, formazione degli operatori e allestimento del reparto di Chirurgia, perché sia sempre di più a misura di bambino.