La luce di stare vicini

La luce di stare vicini

Il 16 agosto del 2020 è nata Angelica. La prima volta che l’ho vista mi è sembrato di conoscerla da sempre. Un miracolo che capisci davvero quando provi l’esperienza di diventare genitore. Uno dei primi consigli che mi hanno dato al Burlo è stato di accarezzarla dolcemente, perché lei avrebbe riconosciuto qualcuno di fa­miliare e avrebbe trovato conforto.

Angelica oggi, diciotto mesi dopo, stringe la mano e cammina, sorride e gioca con me e la sua mamma Chiara. Ma quei primi giorni di vita ha avu­to bisogno delle competenti e mira­colose mani dei chirurghi del Burlo. Il corpo di Angelica aveva un difetto (le venne diagnosticata una gastro­schisi), fortunatamente correggibile. Quando lo abbiamo scoperto ci siamo sentiti vuoti. Ma fin dai primi incontri al Burlo abbiamo riacquistato speranza e la giusta consapevolezza per affrontare un percorso complicato, non scontato, ma sempre ben delineato dai dottori.

Ad affiancarci sempre la preziosa, puntuale ed equilibrata presenza della psicologa di A.B.C., capace di sostenerci quando il dubbio superava la fiducia, di darci sugge­rimenti, anche di carattere comportamentale, su come gestire determinati momenti, o indicazioni pratiche in un periodo storico particolarmente diffi­cile, segnato dalla pandemia.

Il confronto ci ha aiutato ad affrontare anche gli aspetti più traumatici, e il sostegno ricevuto ci ha dato una spinta necessaria per vivere i mesi della gravidanza con attenzione, consapevolezza, ma anche con la fiducia neces­saria per far stare bene la nostra bambina anche nel grembo della mamma.

La sensazione di non essere mai stati soli di fronte al problema è stato il dono che questa Associazione ci ha fatto, con professionalità e grande sensibilità. E quei giorni ora li ricordiamo col sorriso e con sincera grati­tudine. Il nostro è stato anche un percorso formativo, e racconteremo ad Angelica che papà Massimo e mamma Chiara hanno avuto vicino persone speciali nel momento più intenso e bello della loro vita.

Papà Massimo, mamma Chiara e la piccola Angelica