Esperienze di volontariato a scuola

Esperienze di volontariato a scuola

Compito della scuola è istruire ed educare i giovani, da un punto di vista personale e sociale.

Gli insegnanti istruiscono fornendo loro un sapere ed educano affinché i propri allievi affinino le loro attitudini, la loro sensibilità, le loro facoltà morali. In questo senso, la scuola non è solo il luogo della didattica ma anche un ambiente volto alla trasmissione di insegnamenti morali che i giovani possono cogliere come valori positivi che l’adulto trasmette. La solidarietà, l’empatia, il rispetto, l’interesse per l’altro e la comunità, le competenze sociali e relazionali rientrano ad esempio tra questi insegnamenti. Il volontariato è l’espressione pratica di tutto questo.

Ecco che A.B.C., con il suo intervento all’interno delle classi con il progetto “A scuola con A.B.C.: percorso di educazione e formazione alla cultura del volontariato e dell’inclusione” basato sul racconto di esperienze di volontariato, vuole essere per la scuola e per gli insegnati un terreno su cui poter seminare e far crescere certi discorsi. Discorsi centrati sull’importanza della solidarietà e la cittadinanza attiva, fatti non solo di avvenimenti ma soprattutto di emozioni vissute, testimonianze concrete a cui aggrapparsi e da cui partire.

È in questo modo che i ragazzi potrebbero essere stimolati a volerne sapere di più, a conoscere le realtà che li circonda.

Le testimonianze dei volontari di A.B.C. sono capaci di trasmettere la passione e la positività prosociale delle proprie esperienze in reparto. A partire da queste esperienze, si possono poi proporre alle classi riflessioni e discussioni per promuovere il confronto delle idee di ciascuno assumendo un atteggiamento critico ed originale rispetto a ciò che li circonda. In tal modo si va ad arricchire lo spirito e la mente dei ragazzi con dati di realtà vissuta.

Ma non solo: messi a confronto con una realtà emotiva difficile, come quella dei bambini chirurgici del Burlo, gli allievi possono essere in grado di sviluppare la propria empatia attraverso un gioco di immedesimazione. Mettersi nei panni non solo di chi dona il proprio aiuto a bambini e ragazzi che hanno difficoltà maggiori rispetto ad altri ma anche nei panni di coloro che questa difficoltà la vivono può sviluppare negli allievi anche un concetto positivo di diversità.