Si può risplendere al buio

Si può risplendere al buio

Quattro occhi puntati su quelle due linee blu. Un grande classico. Come nella pubblicità.

Andrà tutto bene. Giusto? Perché dovrebbe andar male? Siamo tutti sani da generazioni. Perché dovrebbe capitare a noi di avere un bimbo con problemi?

Per quanto ci siamo sempre ritenuti razionali e altruisti, in quel momento abbiamo egoisticamente pensato che eventualmente sarebbe successo a qualcun altro. E invece questa volta gli altri eravamo noi.

Anticipiamo subito che il nostro Pietro ora sta bene e che purtroppo ci sono situazioni molto più difficili.

Tutto inizia quando, durante l’ecografia, scende il silenzio. Ecco la professionalità del medico: un perfetto autocontrollo, tradito solo dal senso di umanità che lascia trasparire il dispiacere di dover dare una brutta notizia.

Abbiamo pianto tanto, non ci vergogniamo. Abbiamo pianto di fronte alla nuova vita che stava arrivando, e abbiamo pianto ancora di più quando un’altra malformazione è stata diagnosticata. Tutto questo dà una misteriosa forza per andare avanti.

Fondamentale è stata la vicinanza di parenti e amici. Indipendentemente da come sarebbe andata, sarebbe stata l’esperienza d’amore più intensa della nostra vita. Siamo stati letteralmente travolti dall’amore!

La fiducia nei medici e nel personale a supporto – psicologhe, ostetriche – è stato l’altro pilastro che ci ha dato le energie giuste. Si sono sempre presi cura di noi, mai ci siamo sentiti soli.

Ad ogni controllo la nostra psicologa era presente, ci ha accompagnati ovunque, sia durante le visite che in sala d’attesa, sia lungo i corridoi che in altri reparti, anche dopo la nascita di Pietro. Speciale la sua capacità di coccolare una mamma triste e placare un papà dal carattere turbolento. Una presenza trasversale: capace di attraversare, abitando con noi la fatica.

Ormai possiamo dire di aver visitato tutti i piani del Burlo e lei c’è sempre stata, c’è anche adesso. Uno sguardo attento sulle nostre vite, e per noi essere osservati così amorevolmente è tanto prezioso. Per la risoluzione di un problema, un dubbio e una parola in allegria, perché anche quella non deve mancare. Un supporto che dona equilibrio.

Insieme si impara ad amare qualcuno che ancora non conosci e che non sta arrivando nel modo in cui hai sempre sognato. Insieme fa tutto meno paura.
Il messaggio ci sentiamo di lasciare è: cogliete l’amore che vi viene donato, date fiducia a chi vi accompagna e la vostra vita potrà risplendere anche nel buio più profondo.

Valentina, la mamma di Pietro