Quando la mamma ha il pancione

Quando la mamma ha il pancione

Comunicare ai bambini l’arrivo di un fratellino o di una sorellina non è cosa semplice. Molti genitori aspettano per parlare con i propri figli chiedendosi come questa notizia verrà accolta. Ma cosa accade quando, durante una delle ecografie, il medico dice “c’è qualcosa che non va”? I genitori cercano di tutelare i propri figli da sentimenti dolorosi e la difficoltà di comunicare loro l’arrivo di un fratellino diventa ancora più grande.

I bambini, quando aspettano la nascita di un fratellino, vivono l’attesa attraverso la loro mamma e ne percepiscono i cambiamenti fisici ed emotivi. Quando non riescono a trovare una spiegazione a ciò che avvertono, allora il rischio è che si crei in loro un “non detto”, qualcosa da temere e che non si può nominare. Per questo è utile dire al bambino cosa sta accadendo. In questo modo, si evita che possa sviluppare timori legati all’arrivo del nuovo fratellino che dovrà affrontare delle difficoltà. Ad esempio, si potrebbe dirgli che i medici devono controllare il cuoricino del bimbo nella pancia della mamma perchè non batte tanto bene. Non importa se il problema è diverso, ci sarà tempo per raccontare, ma è importante che i genitori riescano a comunicare il motivo delle frequenti visite all’ospedale. 

Può capitare poi che, avvicinandosi il momento della nascita, il bambino a casa diventi un po’ capriccioso e molto attaccato ai genitori. Questi comportamenti potrebbero essere segno di preoccupazione nei confronti della mamma. Quando invece il bambino si sente libero di esprimere le proprie fantasie, raccontandole o rappresentandole con il gioco, riesce ad affrontare la realtà ed elaborare i suoi sentimenti.

Sarà utile per il bambino che i genitori gli spieghino che non potrà andare a trovare spesso il fratellino in ospedale. La mamma e il papà gli potranno far vedere le foto del piccolino spiegandogli pian piano come sta. Se i genitori, attraverso parole delicate, racconteranno la realtà, per quanto questa possa essere complicata da affrontare, diventerà meno spaventosa per il bambino a casa.

Una volta rientrati tutti sotto lo stesso tetto, si potrebbero osservare nel bimbo più grande delle manifestazioni di gelosia vere e proprie. Un bambino geloso vive una condizione dolorosa che lo porta a provare amore e insofferenza verso il fratellino.

Cosa fare allora?

Nominare apertamente questa insofferenza: fingere potrebbe essere controproducente. Bisogna fare in modo che il bambino si senta compreso e ascoltato. Il bimbo deve poter manifestare la sua gelosia. Se questa non si dovesse rivelare nel momento opportuno il rischio è che non venga elaborata.

Riconoscere un problema è il presupposto per cercare una soluzione: il bambino più grande deve sentirsi compreso nel proprio disagio, rassicurato e autorizzato a parlarne.

Gli eventi che i genitori si trovano ad affrontare diventano parte della storia di ogni famiglia: quando questa può essere raccontata, per quanto complicata, allora ogni membro della famiglia, grande e piccolo, può appropriarsene e trasformarla in qualcosa di buono da conservare per sempre dentro di sé.

Dott.ssa Rosella Giuliani

Referente del progetto Sostegno Psicologico alla Diagnosi Prenatale