Presenza, appoggio e sorrisi
La protagonista della voce dei volontari di oggi è Sofia, una maglietta rossa di A.B.C. che descrive la sua attività all’interno dell’Associazione attraverso tre parole: Presenza, Appoggio e Sorriso descrivendo l’esperienza con le famiglie ed i bambini del reparto ma anche con il gruppo dei volontari con i quali quotidianamente condivide il suo percorso.
Scegliere di entrare a far parte di un gruppo di volontariato non è stata una scelta impulsiva e avventata, ma nemmeno ponderata per lungo tempo, è stato quasi un punto di arrivo di un percorso di una parte della vita, un periodo “difficile” e “turbolento” che come sua conclusione mi ha portato a pensare che se qualcuno è stato di aiuto a me, anche solo con la sua presenza e con un suo sorriso, anche io potevo aiutare altre persone come me.
Quella presenza e quel sorriso sono le due cose che per me rappresentano l’associazione A.B.C.
Sono persone, come me, ragazze e ragazzi che donano solo un po’ del loro tempo per regalare un sorriso ed un po’ di supporto a chi si trova nella condizione di averne bisogno.
Spesso questa presenza non è richiesta, a volte non è neanche voluta e in alcuni casi e anche rifiutata, ma in ogni caso quelle ragazze e quei ragazzi ci sono, sono presenti, sono li sorridenti, disposti a darti il loro appoggio.
Quella presenza, quel sorriso e quell’ appoggio non sono solo a senso unico, non siamo solo noi volontari a donarli ai bambini e ai genitori del Burlo, uscire dal reparto e sapere di aver fatto sorridere anche solo una di quelle persone in una di quelle stanze, ha donato a me un sorriso; partecipare alle riunioni dei volontari ha fatto sentire me la presenza di altre persone, come me, che mi appoggiano in questo percorso, che anche se sconosciuti in qualche modo mi sostengono, vivendo insieme la stessa esperienza.
Ecco, se devo riassumere A.B.C. in poche parole, quelle sarebbero queste: Presenza, Appoggio e Sorriso.
Questo è uno dei motivi per cui esiste ABC Ti Ascolta, un progetto che crea uno spazio di confronto. Se c’è la possibilità di parlarne vuol dire che si tratta di qualcosa che si può affrontare insieme, seppur a piccoli passi.
Il viaggio di queste famiglie è composto da varie tappe ed è caratterizzata da quell’unicità che ci contraddistingue gli uni dagli altri. Non ci sono linee guida su come affrontare tali momenti, come non esiste un manuale su come essere dei bravi genitori o su come affrontare la vita. È un percorso che va costruito in corso d’opera e che richiederà un costante lavoro di manutenzione su sé stessi e su tutto il nucleo familiare.