Un’esperienza in A.B.C.

Un’esperienza in A.B.C.

Sono le otto di sera di una domenica di novembre, sono seduta al computer mentre fuori sta piovendo a dirotto.

Sono in attesa della chiamata di una famiglia che deve arrivare da Ancona e, mentre giocherello un po’ al computer, dentro di me inizio a fare delle considerazioni.

Dovrei essere quanto meno scocciata di dover uscire di domenica sera sotto una pioggia battente. E invece no, la cosa non mi disturba affatto, anzi, la consapevolezza di poter accogliere queste persone che stanno per arrivare e poter offrire loro una casa accogliente dove alloggiare durante il periodo di degenza della loro bimba, mi dà una gioia immensa.

Ecco, il telefono sta squillando, sono loro, stanno uscendo dal casello.

Mi vesto rapidamente per essere pronta ad attenderli quando arriveranno. Ma arriva l’imprevisto!!!! Le chiavi dell’appartamento dove dovranno alloggiare non sono al solito posto e non riesco a ricordare dove le potrei aver lasciate. Vado un po’ nel panico. Poi mi riprendo, chiamo Giulia, poi Flavia ed alla fine Alice, che nonostante sia fuori Trieste, riesce a farmi avere le chiavi.

Che fantastica famiglia A.B.C., un gruppo di persone sempre pronte a venire in aiuto agli altri e sempre con un sorriso e con una parola di conforto.

Recupero le chiavi, arrivo all’appartamento e li trovo già lì. A causa del mio imprevisto hanno dovuto attendermi per una decina di minuti, ma sono sorridenti e gentili e, non finiscono più di ringraziare me ed A.B.C. per questo piccolo gesto.

Sono queste le cose che, anche in una serata piovosa di novembre, riscaldano il cuore.

P.S. Le chiavi erano nella tasca del giubbotto.

Teresa, Volontaria di A.B.C.