L’importanza del gioco per i bambini ricoverati

L’importanza del gioco per i bambini ricoverati

I bambini chirurgici vivono un’esperienza emotivamente complessa e critica anche dal punto di vista emotivo. 

Il bambino che vive l’esperienza dell’ospedalizzazione ha bisogno, dunque, di essere sostenuto da più punti di vista: per questo è importante un approccio d’insieme, che tiene conto sia degli aspetti fisici che di quelli emotivi, psicologici e relazionali. 

Il gioco quindi rappresenta la chiave grazie alla quale può accedere alla sua emotività, alle sue paure, fantasie e bisogni che sono legati alla criticità che in quel momento sta vivendo.

Il gioco crea un’area protetta che consente al bambino di proiettare all’esterno e prendere le giuste distanze dalla realtà che sta affrontando. 

In questo modo, riesce ad elaborare esperienze dolorose e prova a ripararle, lasciando emergere nel gioco quanto c’è di non digerito emotivamente. 

 

I bambini, attraverso il gioco, trovano infatti anche soluzioni nuove di adattamento alla realtà che li circonda, in maniera creativa scoprono e affinano le loro risorse e competenze di autoregolazione per far fronte alle situazioni che gli si presentano durante il cammino della crescita.

In questa cornice, fondamentale è il ruolo dei volontari di A.B.C. all’interno del reparto di chirurgia del Burlo: loro scopo è infatti quello di proteggere e sostenere lo spazio di gioco del bambino ospedalizzato, senza intervenire in maniera direttiva e lasciandosi coinvolgere dalle loro regole. 

 

Si tratta di uno spazio vitale che consentirà poi al bambino di accedere alle proprie risorse per riattivarle. 

Dott.ssa Angela Camelio

Responsabile delle attività in reparto di A.B.C.