La prima volta che
La protagonista della voce dei volontari di oggi è Evelin, una maglietta rossa che di settimana in settimana entra nelle stanze dei bambini del reparto di Chirurgia per allietare i loro pomeriggi. Nel suo scritto ci racconta della “prima volta che…” e di come, tutte le volte, sia un’esperienza che le regala qualcosa.
Prima di iniziare a collaborare con l’Associazione non ne sapevo nulla. Non essendo mai entrata al Burlo non sapevo che esistessero dei volontari con le magliette rosse, che, entrando nelle stanze con il carrello pieno di giochi, rallegrano i bambini. Prima di iniziare non sapevo bene cosa aspettarmi da questa esperienza, sapevo però che mi avrebbe insegnato molto. E così è stato. Ricordo molto bene il primo giorno in cui ho messo piede in reparto, ero spaventata, avevo il terrore di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato. E invece appena entrata ho capito che sarebbe andato tutto bene.
Da subito ho capito l’importanza dell’Associazione per le famiglie, soprattutto per chi è costretto a rimanere in reparto per lunghi periodi.
Chi già ci conosce ci accoglie con affetto, chi no, rimane positivamente colpito dal lavoro dei volontari e dall’Associazione in sé. Andare di stanza in stanza, giocare con i bambini, parlare con le famiglie rende quel paio di ore che trascorro in reparto, molto preziose. Da ogni turno cerco di portarmi dietro un po’ della forza che trovo nelle stanze, e nonostante non sia un’occasione felice in cui incontrare le famiglie, mi aiuta sapere che siamo lì per essere di conforto, per distrarre un po’ i bambini facendoli giocare.
Ci sono tante cose che mi hanno colpito molto. Una di queste sono la forza ed il coraggio che i bambini dimostrano, anche quelli più piccoli. Nonostante la lontananza da casa, dai loro giochi, nonostante il dolore ed il disagio causati dalle ragioni che li costringono ad essere lì, trovano la forza di sorridere… anche se a volte ci vuole qualche incoraggiamento alla fine un sorriso non lo nega nessuno. La cosa che mi rimarrà impressa per sempre è il sorriso che un bambino mi ha regalato dopo aver pianto ed il fatto che in qualche modo ho contribuito a quel sorriso sarà per sempre una conquista.
L’insegnamento più importante che mi porterò dietro grazie all’esperienza con l’associazione, è che non bisogna mai arrendersi, ed anche se può sembrare una frase fatta, è proprio così.