L’immagine di sé che cambia

L’immagine di sé che cambia

“So che le nuove situazioni possono intimidire. Ti guardi intorno ed è tutto spaventoso e diverso…ma sai, incontrarle frontalmente, affrontarle, è così che cresciamo come persone”

Questa citazione è tratta da un cartone animato, molto comune tra i ragazzi e riassume perfettamente la sensazione che proprio i giovanissimi possono provare quando si trovano di fronte ad una situazione che non hanno mai provato.

I ragazzi infatti si confrontano costantemente con situazioni che affrontano “per la prima volta” e questo può portare a sentirsi un po’ spaesati e senza strumenti.

Ovviamente questo vale per tutti i contesti anche per quelle circostanze che sono risolutive di un problema fisico con cui ci si è sempre confrontati ma che, grazie a trattamenti di tipo chirurgico può essere risolto.

Un esempio di questa situazione sono appunto i ragazzi che hanno un particolare tipo di scoliosi, la cosiddetta scoliosi idiopatica, la cui cura può richiede appunto un trattamento chirurgico per far sì la correzione sia stabile e duratura nel tempo. L’intervento chirurgico solitamente avviene proprio durante l’adolescenza e ha anche l’obiettivo di alleviare il dolore che questi ragazzi provano. Dal punto di vista psicologico è importante tenere in considerazione che prima dell’intervento questi ragazzi vedevano il mondo da una particolare angolazione. Quello che per loro era dritto, noi l’avremmo percepito come storto. Ci verrà del tempo affinché il cervello elabori il cambio di prospettiva in modo che il ragazzo stesso possa “abituarsi” alla nuova immagine di sé.

A volte mi è capitato di incontrare dei ragazzi che a fronte di un intervento ben riuscito, non fossero fin da subito felici. Al contrario, mi hanno raccontato di sentirsi tristi e arrabbiati.

Sulle prime questa reazione può sembrare assurda ma in realtà, se la si guarda con la giusta attenzione e dal punto di vista psicologico, questa reazione è sintomatica del fatto che, per questi ragazzi, il cambiamento è stato talmente drastico da non riuscire a riconoscersi.

È come se avessero perso ciò che prima erano prima dell’intervento e ora devono fare posto ad un nuovo riflesso, nuova immagine di sé.

Per quanto l’immagine precedente potesse essere vissuta come “scomoda”, dava comunque sicurezza perché rappresentava qualcosa di conosciuto e prevedibile mentre il nuovo porta con sé un certo grado di spaesamento.

È un dato di fatto che l’intervento arriva in un momento molto delicato della crescita di questi ragazzi dove il corpo è al primo posto nella lista dei pensieri e dei problemi.

Un adolescente che si addentra nel mondo dei grandi ha sempre la sensazione di entrarci con un equipaggiamento scadente, con una “cassetta degli attrezzi” poco fornita che passa proprio attraverso il corpo. Un corpo che teme possa tradirlo da un momento all’altro.

Un ragazzo che ha dovuto affrontare un intervento legato alla scoliosi, non solo dovrà elaborare il percorso chirurgico ma anche la nuova immagine di sé. È un percorso complesso ed articolato. Sarà poi il ritorno a casa a dare il giusto tempo per riprendere confidenza con il proprio corpo attraversando  quelle cicatrici che sono segno di segno di forza e di coraggio.

Dott.ssa Alexandra Teodorescu

Responsabile delle attività di reparto di A.B.C.