Il coraggio dei volontari

Il coraggio dei volontari

La parola “coraggio” deriva dal latino “cor habeo” che si compone della parola cŏr, cŏrdis “cuore” e dal verbo habere “avere”: avere cuore. Penso che non possa esserci definizione migliore per descrivere il significato della parola coraggio nel gruppo dei volontari di A.B.C.

Il coraggio viene associato frequentemente ai super-eroi che combattono contro forze malvagie e salvano il pianeta. Possiedono sempre dei super poteri che permettono loro di affrontare ciò che gli altri non riescono a fare. Quindi capita di unire il significato di coraggio a quello di forza, intesa come forza fisica ma anche come forza mentale. Non bastano i muscoli per affrontare situazioni difficili, ma è necessario avere una forza mentale che permetta di rimanere con i nervi saldi ed approcciarsi alle difficoltà con sicurezza e determinazione.

 

Il coraggio è uno degli ingredienti che maggiormente caratterizza la magica ricetta di A.B.C.

Tutti i bambini che incontriamo in reparto sono super coraggiosi: affrontano un ambiente nuovo, persone che non conoscono, terapie, dolore ed incertezze. Ma non sono soli. Insieme a loro ci sono i genitori che li affiancano durante l’intero percorso, aggiungendo anche il loro coraggio agli elementi necessari al trascorrere del tempo.

Ma in tutto questo oggi voglio parlarvi del coraggio dei volontari che ogni giorno entrano in reparto, fanno accoglienze e si rendono ambasciatori dell’Associazione. Tutti i giorni sfoggiano il loro coraggio tramite i loro gesti, le loro parole, i loro sorrisi, le loro idee ed i loro giochi. Tutti i giorni si mettono in gioco ed affrontano delle difficoltà che forse non incontrerebbero nella loro quotidianità ma che hanno deciso di conoscere, toccare con mano ed imparare a gestire. Hanno deciso di entrare in profondità nelle loro emozioni e di accedere a nuovi pensieri che li accompagnano nel loro percorso insieme all’Associazione.

Hanno deciso di ricavare del tempo nella loro giornata e di dedicarlo alla cura dei bambini e delle loro famiglie. Siete d’accordo con me che tutto questo significa coraggio?

Avere coraggio di prendere una decisione, come quella di dedicarsi alle attività di volontariato.

Avere coraggio di ricavare del tempo, tra gli impegni lavorativi e familiari.

Avere coraggio di ascoltare molte storie, anche di sofferenza.

Avere coraggio di indossare la maglietta rossa, tirarsi su le maniche e dedicare sé stessi agli altri.

Ed infine, avere coraggio di essere sé stessi per gli altri.

I super-eroi non sono solo quelli dei fumetti e dei film della Marvel, ma tutte le persone che credono in sé stesse e soprattutto credono nel valore di essere anche per gli altri.