Un reparto a misura di bambino

Un reparto a misura di bambino

A partire dallo scorso gennaio Fondazione Pietro Pittini, organizzazione non profit operante nella Regione Friuli Venezia Giulia che si rivolge ai più giovani e fragili per dare un’opportunità di emancipazione e di sviluppo del loro potenziale, ha scelto di essere accanto ad A.B.C., sostenendo uno dei progetti dell’Associazione.

In particolare, Fondazione Pietro Pittini sta supportando la realizzazione di ‘Un reparto a misura di bambino – Accompagnamento emotivo a distanza e in presenza per i bambini chirurgici’, il progetto di A.B.C. che mira a supportare psicologicamente i piccoli pazienti ricoverati presso il reparto di Chirurgia dell’Ospedale Burlo Garofolo.

I bambini a cui A.B.C si rivolge sono spesso sindromici e portatori di handicap e soffrono di patologie congenite gravi, che comportano lunghi ricoveri e interventi chirurgici complessi e ripetuti. Le patologie di questi pazienti, sommate ai lunghi periodi lontano da casa, provocano bisogni di tipo emotivo, acutizzati negli ultimi mesi anche dal distanziamento sociale dovuto alle vigenti norme sanitarie.

Per rispondere a questi bisogni A.B.C., con il supporto della Fondazione, sta offrendo il sostegno psicologico durante il ricovero e, a distanza, dopo le dimissioni, per continuare il percorso di assistenza con i bambini e le loro famiglie.

Il progetto ha inoltre permesso l’acquisto di 7 tablet per il reparto, a beneficio dei bambini e dell’attività che svolgono i volontari.

Tutto ciò, è accompagnato da un continuo miglioramento del reparto di Chirurgia dell’Ospedale, con il fine ultimo di creare un ambiente accogliente e allegro, dotandolo di tutte le attrezzature necessarie per renderlo ancora più ospitale, ‘a misura di bambino’, e rispondere così alle esigenze del piccolo paziente che la vive.

Grazie a questa progettualità, si prevede che in 12 mesi i beneficiari del progetto saranno circa 1500 minori. Tra questi, coloro che dovranno affrontare ricoveri più lunghi e accederanno al servizio di sostegno e accompagnamento emotivo, saranno accolti nel modo più adeguato e meno traumatico possibile nella struttura ospedaliera grazie all’attività di supporto della psicologa in reparto.