Donare e donarsi agli altri
Ciao a tutti e a tutte! Mi presento: mi chiamo Martina e sono una studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia. Da qualche tempo, svolgo il mio tirocinio formativo in A.B.C.
Innanzitutto, l’esperienza che sto facendo con A.B.C. mi ha permesso di comprendere e dare una spiegazione alla paura e alle emozioni che mi animavano le prime volte che sono entrata in reparto: mi sono accorta sin da subito che donare e donarsi agli altri non è sempre così semplice, ci sono delle giornate in cui risulta difficile farsi carico dei pensieri e delle emozioni altrui oltre ai propri. Per me è stata una sfida personale, infatti, all’inizio non sapevo quanto sarei stata in grado di spostare il focus della mia attenzione da me stessa, dalle mie preoccupazioni e pensieri ad una persona per molti aspetti diversa da me, temevo di non essere in grado.
Nel tempo ho capito che, nonostante i pensieri e la stanchezza che alle volte ci possono appesantire rendendoci meno spensierati, quando si arriva in reparto accade una magia: non appena si entra in una stanza con il carrello dei giochi, guardando gli occhi dei bambini illuminarsi e la loro bocca aprirsi in un sorriso, magicamente tutti i pensieri e lo stress della giornata scompaiono, ciò che resta è il desiderio di donare il proprio ascolto, il proprio affetto e il proprio tempo.
Incontrare e trascorrere alcune ore con i bambini e le bambine che si trovano in reparto e con le loro famiglie mi ha permesso e mi permette giorno dopo giorno di uscire dalla mia “comfort zone” e affrontare le mie paure e le mie insicurezze, per questo motivo, non siamo solamente noi volontari e tirocinanti ad offrire il nostro tempo e la nostra vicinanza nei momenti di maggiore sconforto ma anche i bambini e le loro famiglie costituiscono per noi un grande esempio di coraggio e di forza di volontà; infatti, la capacità dei bambini e delle bambine di affrontare quotidianamente le loro paure e le loro difficoltà insieme ai genitori mi ha permesso di riflettere su quanto alcune preoccupazioni e alcune problematiche dei giovani adulti o degli adulti siano infinitesimamente piccole rispetto a ciò che molti bambini e bambine incontrati in reparto si trovano a dover fronteggiare.
Sono molto grata dell’opportunità che mi è stata data grazie ad A.B.C. in quanto, tramite il contatto con i bambini, le bambine e le famiglie che sto incontrano durante questo percorso ho la possibilità di mettermi in discussione sia come persona sia come futura psicologa. Mi piacerebbe consigliare l’esperienza di volontariato a chiunque abbia il desiderio di offrire parte del proprio tempo, vivendosi questo cammino senza il timore di donare una parte di sé agli altri.