Samuele sta arrivando
Ormai abbiamo imparato che ogni bambina ed ogni bambino che viene sottoposto ad un intervento chirurgico ha una storia unica. Tutte arrivano al cuore, tutte ci regalano emozioni indescrivibili: il coraggio dei piccoli pazienti, la fiducia e la speranza dei loro genitori, assieme alla paura ed alla preoccupazione. Ma anche tanta gratitudine.
Ognuna di queste storie ha per noi un valore immenso. Alcune di loro riescono a toccarci ancor più nel profondo ed oggi ne condividiamo una con voi.
Samuele è un bambino di 6 anni e arriva qui da noi dalla Calabria assieme alla sua famiglia. La loro è la storia di un viaggio lungo e impegnativo verso Trieste, intrapreso per ricevere un intervento chirurgico essenziale per correggere la scoliosi del bambino. Lasciano le loro certezze e la loro quotidianità all’altro capo dell’Italia per venire catapultati in una realtà lontana, diversa, faticosa.
La mamma ha condiviso con noi il loro difficile percorso.
"Siamo preoccupati per quello che ci aspetta a Trieste, ma è fondamentale per noi avere anche mia figlia Sofia lì con Samuele. Sono così legati, e questo aiuta tutti noi a sentirci più forti."
Un viaggio da percorrere insieme
Questo viaggio non è solo un percorso verso la cura, ma anche un percorso di coraggio, dove ogni momento passato insieme è importante. L’intervento a cui dovrà sottoporsi Samuele richiede diverse settimane di degenza, seguito da un lungo periodo di recupero.
Non smetteremo mai di ricordare quanto la vicinanza delle mamme e dei papà e la serenità della famiglia stessa siano fondamentali perché la cura sia ancora più efficace. La salute emotiva dei bambini e dei ragazzi ricoverati nel reparto di chirurgia pediatrica è fondamentale e la presenza della famiglia ricopre un ruolo inestimabile. Una famiglia che spesso comprende anche fratellini e sorelline.
Con Samuele c’è Sofia
E mamma Laura sa quanto la sua presenza sia importante per l’umore di suo figlio affinché riesca a trovare il coraggio e la tranquillità per affrontare questo intervento. Samuele e Sofia hanno varcato la soglia della Casa A.B.C un po’ smarriti, ma tenendosi la manina. Un piccolo gesto familiare – due mani che si stringono – che potrà ripetersi nei prossimi giorni, giorno dopo giorno, finché Samuele non sarà pronto per tornare a casa in Calabria.
Dobbiamo ricordare che è solo grazie al sostegno dei preziosi donatori A.B.C. che oggi abbiamo potuto aprire le porte di una delle sei Case A.B.C. per offrire accoglienza gratuita alla mamma, al papà e a Sofia per tutto il tempo necessario. Un luogo caldo e accogliente, dove tutta la famiglia di Samuele può trovare conforto e supporto durante il lungo periodo di ricovero del bambino.