Un nuovo ecografo per i piccoli pazienti
Da alcuni mesi un nuovo ecografo digitale ad alta definizione, trasportabile, con sonda lineare e convessa, è a disposizione di tutte le strutture del dipartimento chirurgico del Burlo. La nuova risorsa è stata messa a disposizione dei pazienti e del personale grazie al sostegno congiunto dell’Associazione A.B.C., che dal 2006 è sempre vicina ai nostri pazienti, e della Banca d’Italia, che per questo progetto ha voluto dare il proprio contributo.
L’acquisizione di un ecografo in condivisione per il dipartimento chirurgico nasce da diverse e crescenti necessità assistenziali che sono emerse col tempo nella pratica clinica di tutte le strutture.
I colleghi ortopedici usano l’ultrasonografia con l’obiettivo di evidenziare precocemente stati patologici quali displasia o lussazione delle anche nei lattanti: l’ambulatorio dello screening ecografico del nostro istituto opera infatti uno screening ultrasonografico di primo e secondo livello su circa 12-15 neonati alla settimana.
Un altro ambulatorio che ha potuto beneficiare della nuova attrezzatura è quello per la diagnosi e la cura della neurovescica, che segue annualmente circa 250 pazienti con disturbi della minzione, sia su base disfunzionale che organica neurologica. In questo tipo di pazienti è fondamentale poter valutare in tempo reale i riempimenti e gli svuotamenti vescicali: la possibilità di avere un ecografo ha permesso di evitare ai pazienti di doversi spostare dall’ambulatorio alla radiologia anche più volte nella mattinata, in momenti non facilmente prevedibili e programmabili.
L’ecografo viene anche utilizzato per il follow up delle malformazioni congenite, con lo scopo di valutare l’apparato urinario, lo stato di distensione delle anse e la muscolatura perineale.
Non va poi dimenticato come la possibilità di trasportare facilmente su un piccolo carrellino il nuovo ecografo abbia agevolato l’esecuzione di ecografie al letto del paziente, senza dover quindi sottoporre i pazienti allettati con drenaggi, cateteri o altri presidi invasivi al disagio del trasporto fuori reparto. La disponibilità dell’ecografo al letto del paziente permette inoltre non solo monitoraggi accurati di diversi stati patologici (ritenzioni urinarie, versamenti…), ma anche l’effettuazione di procedure ecoguidate, che diventano così più sicure nel loro espletamento.
Insomma, una nuova importante risorsa per rendere il percorso chirurgico dei nostri pazienti il più agevole possibile.
Dott.ssa Daniela Codrich
Dirigente Medico S.C. Chirurgia ed Urologia Pediatrica IRCCS Burlo Garofolo