Ritrovare il sorriso
Sono Giulia, ho diciassette anni e anch’io, come altri tanti ragazzi e genitori, ho avuto la possibilità di conoscere A.B.C.
Ho ricordi un po’ annebbiati, ma alcune delle cose che mi sono rimaste impresse sono le feste che organizzava A.B.C. Lì avevo l’occasione di rincontrare quei bambini e quelle bambine che avevo conosciuto in ospedale e con cui non avevo potuto giocare perché avevamo le flebo attaccate. Le ricordo come giornate spensierate, allegre. C’erano sempre anche alcune infermiere e alcuni chirurghi che lì, in queste occasioni, non facevano assolutamente paura, anzi, erano divertenti. Anche i miei genitori erano contenti di andarci perché trovavano tutte quelle persone con cui avevano condiviso momenti brutti e potevano vedere che la tempesta era passata.
In casa ho sempre sentito tanto parlare di A.B.C., e sempre bene. Ha sempre aiutato i miei genitori mentre io ero in ospedale. Magari capitava che venivano dei volontari a strapparmi un sorriso e farmi compagnia così nel mentre mia mamma poteva andare a prendersi un caffè, o semplicemente a farsi una passeggiata. Io da piccolina non capivo l’importanza di quella pausa che le concedevano (ogni tanto mi arrabbiavo con la mamma che andava via), ma ora che sono grande comprendo quanto era fondamentale quel momento per affrontare con forza le lunghe giornate accanto al mio letto d’ospedale.
Una persona che mi ricordo benissimo è la psicologa Rosella. Mi è stata molto accanto quando ero ricoverata, veniva a trovarmi in camera, mi faceva divertire e dava sostegno alla mia mamma quando ne aveva bisogno. Ancora adesso capita che la chiami per dei consigli. Insieme abbiamo pure scritto una storia per il libro dei bambini di A.B.C. È stata molto divertente come esperienza, ed è stato molto gratificante leggere la MIA storia in un vero libro!
Cos’altro aggiungere su A.B.C. …da quello che ho potuto vedere io è un’associazione che aiuta noi bambini e bambine ricoverati a trovare il sorriso quando i volontari entrano in stanza, ma credo che aiuti molto di più i genitori con un sostegno fondamentale in quelle giornate brutte che capita di passare in un reparto di chirurgia pediatrica. Ho purtroppo girato molti ospedali in Italia, ma A.B.C. è unica.
Giulia P.