Mettere in gioco le emozioni

Mettere in gioco le emozioni

Il progetto “A scuola con A.B.C.” prevede un ciclo di incontri con le classi coinvolte.

Dopo una presentazione dell’Associazione e della realtà ospedaliera del Burlo, si propongono agli studenti delle attività coinvolgenti per stimolare la riflessione sullo stato emotivo dei bambini che affrontano un percorso chirurgico.

Una di queste consiste in un gioco attraverso il quale si invitano gli allievi a mettere in scena una “giornata tipo” nel reparto di Chirurgia: c’è chi dovrà interpretare il ruolo del medico, dell’infermiere, del paziente, del genitore, dell’insegnante di reparto, dei volontari A.B.C.

Non c’è un copione da seguire: al centro c’è la loro capacità d’improvvisazione e il divertimento è assicurato.

Dopo un primo momento di timidezza nel “mettersi nei panni di qualcun altro”, è interessante osservare il fatto che molti studenti manifestano delle difficoltà nel mostrare agli altri le emozioni che immaginano possa provare un bambino e il proprio genitore durante l’iter chirurgico che si ritrovano ad affrontare.

Da questa difficoltà di esprimere le emozioni, si allarga il discorso alla quotidianità che ciascun bambino e ragazzo vive: le emozioni dei bambini chirurgici quali tristezza, solitudine, preoccupazione sono comuni a quelle degli altri.  E anche per loro può essere complesso esprimere il disagio emotivo che spesso provano nei momenti del ricovero ospedaliero e dell’intervento.

Riportare questa situazione alla vita degli studenti, uscendo dai personaggi che mettono in scena, permette di affrontare il tema relativo all’importanza del sostegno degli altri per cercare di sconfiggere il mito del “ciascuno può bastare a sé stesso”.

In questo modo si sottolinea ancora di più il valore del volontariato e la motivazione che spinge le persone, i volontari, a mettere a disposizione degli altri il proprio aiuto, il proprio tempo e le proprie competenze.

Non solo: si mette in evidenza il fatto che ci vuole molta più forza e coraggio nell’ammettere le proprie difficoltà piuttosto che cercare di nasconderle agli altri.

Solo se non si cerca di contrastare e nascondere le proprie emozioni allora si può avere la possibilità di affrontarle e superarle.

Dott.ssa Angela Camelio

Responsabile delle attività di reparto e delle attività di sensibilizzazione nelle scuole