Il sostegno emotivo a chi aspetta fuori durante l’intervento

Il sostegno emotivo a chi aspetta fuori durante l’intervento

Il dolore dell’attesa

Quando un bambino è sottoposto a un intervento chirurgico, l’attesa fuori dalla sala operatoria può diventare un tempo estremamente stressante per i genitori. Questo stato di fragilità emotiva può far emergere dinamiche psicologiche profonde; dunque diventa importante poter garantire ai genitori la possibilità di essere accompagnati durante questo delicato momento.

Grazie ad A.B.C. sono presenti in reparto psicologhe e psicologi, che possono fornire interventi significativi, aiutando i familiari a elaborare e gestire le proprie emozioni. La vicinanza di uno psicologo durante l’attesa può facilitare una comprensione più profonda delle proprie reazioni. 

Ad esempio, l’angoscia legata all’aspettare potrebbe risvegliare esperienze passate di separazione, perdita o abbandono, o il ricordo di altri interventi chirurgici. Chiarire che il dolore legato ad altre situazioni non necessariamente deve ripetersi risulta tutt’altro che banale, in circostanze di confusione e spaesamento questo scambio potrebbe permettere di affrontare il possibile esito dell’intervento con maggiore consapevolezza e razionalità.

L’importanza del sostegno emotivo alle famiglie 

Nei momenti di incertezza legati alla riuscita di un intervento, inoltre, le fantasie presenti nella mente dei genitori possono diventare sempre più vivide e intense. Sostenere i familiari, racchiudendo queste fantasie all’interno di uno spazio di condivisione, permette di tenerle dentro un confine preciso, separandole da quella che è, invece, la realtà.  

Spesso capita, inoltre, che a un genitore basti sentire un contatto fisico per recuperare forza: un abbraccio o una stretta di mano prolungata li fanno sentire meno soli, e invece affiancati e compresi nel silenzio del proprio dolore. È un silenzio assordante, ma più lieve, perché condiviso. In altri casi, invece, può aiutare il fatto di poter parlare di altro, creare discorsi sempre incentrati sul loro bambino ma che possano allentare la tensione.  

Se si normalizzano la paura, l’impotenza, l’incertezza, si previene anche una percezione di inadeguatezza, che potrebbe far soffrire ancora di più i genitori. In questo senso, il supporto emotivo durante l’attesa non solo allevia l’angoscia immediata ma contribuisce anche a una ristrutturazione più profonda della mente. Aiutando i familiari a esplorare e comprendere le proprie emozioni e i propri conflitti interiori, la psicologa facilita un processo di resilienza.

di Dott.ssa Angela Camelio, psicologa di A.B.C.