Inclusione scolastica: il punto di vista dei bambini
Uno degli obiettivi della scuola è la crescita di ciascun bambino attraverso la scoperta ed il potenziamento delle proprie competenze.
Proprio per questo si parla della scuola come luogo di integrazione ed inclusione. Questi due termini potrebbero confondersi, essere utilizzati come sinonimi. Tuttavia, il loro significato rimanda a scopi differenti: l’integrazione scolastica fa riferimento alla partecipazione ed il coinvolgimento degli allievi con difficoltà nelle attività scolastiche. L’inclusione scolastica si riferisce, invece, alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti gli studenti che vivono l’esperienza scolastica, con l’obiettivo di valorizzare al meglio il potenziale dell’intero gruppo classe.
Non basta integrare i bambini che hanno delle difficoltà (fisiche, legate all’apprendimento, sociali, ecc.), ma lavorare affinché tutti i bambini possano sentirsi inclusi all’interno della realtà scolastica che quotidianamente vivono ed affrontano.
Una scuola inclusiva è una scuola capace di accogliere le specificità di ognuno e modificare la propria organizzazione così da proporre modalità educative funzionali ai diversi bisogni individuali, rendendo ciascun bambino protagonista dell’esperienza scolastica qualunque siano le sue capacità, potenzialità e limiti.
È importante che i bambini siano rispettati in quanto persone uniche, nell’insieme delle abilità differenti attraverso cui si presentano, delle diverse modalità con cui interagiscono e apprendono.
Occuparsi di questo significa cambiare la prospettiva con cui si guardano le difficoltà che pare appartengano ad alcuni e non ad altri… significa sottolineare che ciascuno può essere in grado di fare qualcosa, significa riconoscere il valore della diversità come occasione di crescita per tutti. Siamo tutti diversi nella misura in cui ciascuno si fa portatore di una storia unica ed irripetibile. Condividere con gli altri ciò che la propria storia ha prodotto in termini di abilità ed emozioni porta ad una crescita comune.
Bisognerebbe immaginare il contesto classe come una tavolozza di colori con cui si possono creare dei dipinti tanto complessi quanto originali e ricchi di sfumature… sfumature che mancherebbero se quella tavolozza fosse limitata all’utilizzo di due colori. La diversità e ricchezza dei colori consente ad un dipinto di poter essere unico ed originale, così come cogliere ed accogliere le diverse sfumature delle persone consente la costruzione di un mondo più ricco per tutti.
È necessario che insegnati, genitori e bambini lavorino insieme affinché la diversità sia riconosciuta come occasione di riflessione, confronto e, quindi, sia considerata come autentica risorsa.
È proprio in quest’ottica che A.B.C., attraverso il progetto “A scuola con A.B.C.: percorso di educazione e formazione alla cultura del volontariato e dell’inclusione”, si impegna per portare all’interno delle classi il tema della diversità. Scopo è quello di sottolineare quanto la diversità non rappresenti qualcosa di negativo che appartiene ad alcuni, ma inevitabilmente legata a ciascuno di noi proprio perché ognuno è il risultato di esperienze diverse e degne di essere raccontate e rispettate. Essere diversi rappresenta non solo qualcosa di estremamente naturale ma anche un valore assolutamente positivo… diversità è libertà, è autenticità.
Dott.ssa Angela Camelio
Responsabile Progetto Scuola