Perché è importante affrontare il tema della diversità a scuola?

Perché è importante affrontare il tema della diversità a scuola?

La scuola rientra nel grande insieme che costituisce l’ambiente di sviluppo del bambino e dell’adolescente.

Per loro è un punto di riferimento essenziale, un vero e proprio teatro di dinamiche che influiscono sul processo evolutivo.

Il contesto scolastico non è solo luogo di apprendimento e conoscenza di nuove nozioni ma anche (e soprattutto) scuola di vita, un luogo di legami, di incontro e confronto con gli altri, uno spazio in cui poter acquisire ed affinare innumerevoli competenze relazionali ed individuali.

Queste competenze derivano dall’incontro con l’altro e rappresentano le basi su cui ciascuno inizia a forgiare, pian piano, la propria identità personale ed affettività. Si tratta di un processo di costruzione tutt’altro che semplice e lineare.

Per conoscersi, spesso, si ha bisogno innanzitutto di sentirsi simile a qualcuno, di appartenere ad un gruppo.

Si tratta di un passaggio naturale che avviene nel momento in cui si stabiliscono delle relazioni.

Sulla base di questo bisogno di riconoscimento e ricerca di un modello a cui ispirarsi si creano dei piccoli gruppi, le scelte dei propri compagni, la voglia di passare volentieri il proprio tempo con alcuni piuttosto che con altri.

La scuola può supportare ciascun bambino e adolescente durante la scoperta dei propri tratti distintivi, di ciò che lo rende simile ma anche diverso dagli altri, di ciò che in altre parole lo rende unico.

Affrontare e valorizzare il tema della diversità in ambito scolastico è importante per mettere in risalto l’unicità naturale di ciascuno.

Il confronto con l’unicità degli altri diventa una risorsa per la propria crescita e può favorire un atteggiamento di accoglienza nei confronti della diversità stessa, in qualunque forma essa si presenti.

La scuola diventa, quindi, il luogo più adatto per parlare di questo tema facendo comprendere quanto non esista “il diverso”, ma semplicemente diversi punti di contatto con l’altro. Si è uguali proprio nella misura in cui tutti siamo diversi ed unici. La diversità è un terreno comune che, se reso fertile ed alimentato, può far sbocciare il seme della libertà.

Riuscire a far passare questo messaggio, infatti, significa dare la possibilità a ciascuno di sentirsi libero di esprimere sé stesso, lavorare sui propri limiti e sulle proprie potenzialità, avere il coraggio di mostrarsi agli altri in maniera autentica, con la propria storia e le proprie esperienze di vita.

Educare alla diversità vuol dire creare i presupposti per lo sviluppo di una cultura dell’accoglienza.

Ciò che non si conosce, non si comprende. E ciò che non si comprende, spesso, si evita.

All’interno delle scuole diventa necessario imparare a comprendere la storia di una persona diversa da sé e riconoscersi in quella storia anche semplicemente per un dettaglio. In questo modo, si gettano le basi per una vicinanza, una maggiore maturità e consapevolezza personale. Più si diventa consapevoli, e meno impattano le differenze. Diventare più consapevoli ci porta non solo etichettare di meno le persone intorno a noi, ma anche a vedere gli ostacoli come opportunità.

Comprendere la diversità richiede dunque impegno, coraggio, pazienza, ma regala la gioia della scoperta, il rischio del confronto e l’audacia del mettersi in discussione.

Angela Camelio

Responsabile progetto scuole di A.B.C.