Nel dramma della guerra, c’è un’ulteriore emergenza: quella dei bambini malati che scappano dalle città e dagli ospedali che in Ucraina sono teatro di combattimenti.

Dover andare via dalla propria casa è un dramma soprattutto se sono bambini malati e che devono affrontare percorsi chirurgici complessi a causa delle malformazioni con cui sono nati.

All’improvviso, i bambini e le famiglie si sono ritrovati a doversi preoccupare non solo del percorso di cura derivante dalle necessità mediche ma anche ad abbandonare le proprie case, i propri affetti, per affrontare un viaggio verso l’ignoto, fatto di paura e incertezza sul futuro. 

Davanti a questa situazione, A.B.C. ha deciso di dare supporto a tutti i bambini malati che scappano dalla guerra in Ucraina.  

Trieste, è una città di frontiera, primo approdo per questi bambini e per i loro familiari che scappano. Sono tanti i bambini malati che stanno arrivando: per questo A.B.C. ha scelto di attivarsi per essere accanto a loro.

E’  importante garantire uno spazio sicuro e fornire alle famiglie tutti gli strumenti necessari e utili ad uno stile di vita adeguato alle loro necessità, dentro e fuori dall’ospedale.

A.B.C. ha infatti deciso di affiancare queste famiglie, garantendo loro supporto economico per l’acquisto di beni di prima necessità, accoglienza, supporto psicologico e un ambiente su misura, dotando anche l’ospedale di strumentazione utile e necessaria, in primis, alla comunicazione e quindi ad una migliore comprensione dei bisogni. 

Inoltre, uno degli obiettivi dell’Associazione è quello di accompagnare i bambini e le famiglie in un inserimento all’interno del tessuto cittadino, per promuovere l’autonomia anche ingrediente chiave nella vita e nel benessere delle persone.