Disabilità: le parole giuste per parlarne

Disabilità: le parole giuste per parlarne

Nanni Moretti in un suo film del 1989 dice “le parole sono importanti”: una frase ripresa poi negli anni, perché nella sua semplicità tocca un punto fondamentale.

Le parole sono importanti perché costruiscono il nostro rapporto con l’altro e con il mondo che ci circonda: le parole possono accogliere o ferire, comprendere o distruggere, sono un “superpotere”!

Non sempre sappiamo “utilizzarle” al meglio e scegliere quelle giuste: spesso usiamo un linguaggio che dà forma a rappresentazioni stereotipate delle persone con disabilità, rischiando di categorizzarle come “diverse” all’interno di un immaginario collettivo polarizzato in cui l’unica normalità è quella dettata dall’abilismo. Questo causa sofferenza, esclusione, indifferenza, generalizzazione. 

Scegliere le parole giuste non è una questione puramente linguistica: le parole che scegliamo riflettono il contesto sociale e culturale e vanno scelte con cura, attenzione, rispetto per dare forma a una realtà più inclusiva.

 

Hai mai pensato alle parole che utilizzi? Se vuoi saperne di più partecipa all’appuntamento di martedì 8 novembre alle 18.00 su Zoom con l’Avvocata Elisabetta Rovatti, esperta in inclusione scolastica e diritto antidiscriminatorio, e Giulia Bresciani, Coordinatrice dei Volontari e Responsabile Area Progetti di A.B.C.

Quello di martedì 8 novembre è l’ultimo appuntamento del 2022 proposto dal progetto “Tutela e Diritti” (link https://bit.ly/tutelaediritti ) e approfondisce alcuni temi in materia di inclusione scolastica e disabilità, rispondendo alla necessità di molti genitori di essere informati sulla normativa e sui possibili aiuti e servizi previsti dalla Legge.