Che cosa significa la parola casa

Che cosa significa la parola casa

È da un po’ che continuo a pensare che la proprietà di una casa non sia quella definita da un contratto o da un documento di carta, ma appartenga a chi la vive in quel momento. Può avere l’aspetto di un appartamento, di una casetta o di una grande villa, ma ciò che vede e sente, sono le infinite storie delle persone, coloro che la abitano per un po’ o per sempre.

Come gli umani cambiano l’abito perché sia quello adeguato alla situazione che vanno ad affrontare, così gli appartamenti di A.B.C., negli anni, hanno cambiato il loro look per essere pronti ad ospitare le famiglie che li hanno vissuti.

Il primo alloggio ad ospitare una famiglia è stato quello in di Via del Toro. Poi si sono aggiunte le case di Via dell’Istria e di Via Tiepolo. A settembre 2020 è stata inaugurata la quarta casa in Via della Sorgente. Come tutte le altre case, prima della ristrutturazione, anche questo appartamento conservava, in ogni angolo, la vita trascorsa da una famiglia di cui era rimasta solo una signora molto anziana, alla soglia dei 100 anni.

Nonostante la sua età, questa persona ha avuto un’idea eccezionale: lasciare che, al termine della propria vita, questa casa potesse “continuare a vivere” ospitando le famiglie che devono affrontare il lungo e difficile percorso di cura dei loro bambini. Ecco, anche il nome della via di Trieste, dove è situato il piccolo appartamento, sembra indicare questa funzione: Via della Sorgente. L’immagine di una sorgente diventa suggestiva, fa pensare ad una nascita.

È così che continuerà la vita nelle Case A.B.C. Le storie saranno tante e diverse, ci sarà il passaggio di tante famiglie.

Mi piace credere che le case abbiano le orecchie per sentire i suoni diversi dei linguaggi che si parleranno, un naso per sentire i profumi dei cibi delle tante regioni che verranno cotti e gli occhi per vedere lacrime di gioia o di dolore che verranno versate.

E quando le persone andranno via, in silenzio, le case abbasseranno le luci e i rumori nel rispetto dell’intimità del tempo trascorso con le famiglie a cui apparterranno per sempre perché, nei momenti intensi della vita, tutto resta molto evidenziato nei ricordi e anche queste case lo saranno.

Poi le case resteranno in attesa per accogliere altri genitori, altri bambini, altre storie. È questo che fa di un posto, una casa.

Dottoressa Rosella Giuliani